I continui cambiamenti sociali e culturali dovuti al progresso scientifico e tecnologico e alla crescita esponenziale della conoscenza, ora non più privilegio di pochi, hanno da tempo imposto alla nostra scuola un totale ripensamento della propria funzione e della propria organizzazione.
In particolare, ci si chiede di quali saperi e quali valori necessitano i nostri giovani per vivere da cittadini attivi in una società che è locale e globale al tempo stesso, dove l'economia è mondializzata e dove è forte la dimensione multiculturale ; e, ancora, come si attrezzerà la scuola per operare incisivamente in un contesto caratterizzato da molteplici fonti di informazione, nel quale essa non è più l'unica sede del sapere e dove, peraltro, i nuovi linguaggi si rivelano più funzionali al modo di conoscere e comunicare dei giovani e più vicini alla loro sensibilità; e, infine, in che modo preparare, fin dalla prima scuola, i nostri ragazzi ad un futuro appena immaginabile e a nuove forme di lavoro che richiedono iniziativa personale, competenze progettuali, mobilità dei ruoli e capacità di operare in equipe.
Pedagogisti e filosofi dell'educazione sono impegnati da almeno vent'anni nel ricercare delle soluzioni a questi urgenti problemi ovvero a tracciare le coordinate educative e culturali della scuola del futuro.
Già nel 1997 l'allora Ministro della Pubblica Istruzione, Luigi Berlinguer, nominò una commissione dei cosiddetti “saggi”, presieduta da Roberto Maragliano, che fu incaricata di individuare le conoscenze fondamentali che la scuola avrebbe dovuto assicurare ai giovani nei successivi decenni.
I “saggi”, tra cui figuravano personalità di spicco del mondo della cultura, quali Tullio De Mauro, Mario Luzi, Rita Levi Montalcini e Umberto Eco, condivisero un documento nel quale si evidenziavano, tra l'altro, alcune significative proposte:
- alleggerimento dei contenuti delle discipline per puntare sui nuclei fondanti di esse e sugli aspetti metodologici della conoscenza;
- utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione come strumento di conoscenza;
- valorizzazione dei linguaggi sonori e iconici in una chiave non banalmente tecnica;
- rinforzo del legame tra scuola, famiglia e società civile facendo penetrare nella scuola stessa il mondo del lavoro e del volontariato.
Questo sito vuole essere appunto una piccola testimonianza dell'impegno dei docenti, dei genitori e dei partner della nostra scuola nell'innalzare la qualità della formazione dei nostri ragazzi e nel ricercare, sulla scia delle indicazioni tracciate dai “ saggi", le soluzioni curricolari, organizzative e didattiche più funzionali.
LA DIRIGENTE SCOLASTICA